Infertilità maschile

Cos’è e quando si parla di infertilità maschile?

L’infertilità maschile corrisponde a una ridotta capacità riproduttiva dell’uomo per una riduzione della produzione degli spermatozoi o per una alterazione della qualità degli spermatozoi prodotti.
Per l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) si parla di infertilità di coppia quando una coppia non riesce a concepire dopo 12/24 mesi di rapporti non protetti e mirati.

Quali sono le cause dell’infertilità maschile?

L’infertilità maschile può avere diverse cause come: Criptorchidismo (mancata discesa dei testicoli nello scroto entro il primo anno di vita), Malattie sessualmente trasmissibili, Infezioni uro-gentiali, varicocele (dilatazione delle vene testicolari di sinistra), presenza di Anticorpi anti-spermatozoi, disfunzione erettile, anomalie genetiche, traumi testicolari. Inoltre l’esposizione a radiazioni, pesticidi, il fumo di sigaretta e l’assunzione di alcuni farmaci possono ridurre la qualità del seme maschile.

Diagnosi di infertilità maschile: esami specifici e iter diagnostico

Il primo esame da effettuare in caso di sospetta infertilità maschile è lo Spermiogramma, da effettuare con 3-5 giorni di astinenza, che consente una valutazione quantitativa e qualitativa degli spermatozoi eiaculati.
Ulteriori esami utili nell’iter diagnostico sono: Spermiocoltura, Ecocolordoppler testicolare, Ecografia prostatica, esami ormonali, analisi genetiche.

Quali sono le terapie per l’infertilità maschile?

La terapia dell’infertilità maschile varia a seconda della causa documentata.
In caso di infezioni, sintomatiche o asintomatiche, dell’apparato riproduttivo il primo step terapeutico si basa sull’assunzione di antibiotici e antiinfiammatori.
Gli antiossidanti (vitamina C, vitamina E, carnitina, acetilcarnitina, glutatione, coenzima Q10; astaxantina) possono migliorare la qualità del seme in alcune condizioni di infertilità meno gravi.

Trattamento chirurgico per infertilità con varicocele o alterazioni ormonali

In presenza di varicocele la correzione chirurgica consente un miglioramento della qualità del seme.

In caso di alterazioni ormonali, quali l’ipogonadismo ipogonadotropo è possibile intervenire con una terapia ormonale per cercare di ristabilire il delicato equilibrio dei componenti dello sperma.

In circa il 30% dei casi di infertilità maschile non è possibile individuare la causa dell’infertilità e quindi non è possibile adoperare una terapia specifica.

Procreazione medicalmente assistita: ICSI e FIVET

Nelle situazioni più gravi, si deve ricorrere alle procedure di Procreazione medicalmente assistita se si vuole raggiungere il concepimento.

La ICSI (Iniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo) è una tecnica che consente di introdurre un singolo spermatozoo nel citoplasma dell’ovocita.

La FIVET (fecondazione in vitro embryo transfer – IVF – In vitro Fertilization) favorisce la fertilizzazione attraverso la selezione e preparazione di ovociti e spermatozoi. Ovociti e spermatozoi vengono messi a contatto e la fecondazione avviene spontaneamente.

L’assenza di spermatozoi nell’eiaculato non significa necessariamente che essi non siano prodotti affatto. Quando gli spermatozoi non sono presenti nel liquido seminale si può fare ricorso a tecniche di prelievo degli spermatozoi dal testicolo (TESE, micro-TESE).