Calcolosi Urinaria

Cos’è la Calcolosi Urinaria (litiasi)?

La calcolosi urinaria, detta anche litiasi, è una delle più comuni patologie delle vie urinarie. Condizione nota già dai tempi di Ippocrate (IV secolo a.C.), è caratterizzata dalla presenza di piccoli sassolini, calcoli, lungo il decorso delle vie urinarie. La calcolosi urinaria è una patologia molto diffusa in Europa. In Italia affligge in media il 6-9% della popolazione, con un’incidenza 1.5/2 volte nel sesso maschile rispetto al femminile; l’età con maggiore incidenza è quella compresa tra i 30 e i 50 anni.
Le recidive sono molto frequenti, tanto da verificarsi in una percentuale che varia, a seconda degli studi, dal 25 al 50% dei casi dopo 5 anni. L’incidenza stimata in Italia è di circa 100.000 nuovi casi all’anno.

Cosa sono i calcoli renali e quali sono le cause?

Esistono dei fattori predisponenti quali il tipo di alimentazione, la quantità di liquidi assunta, la presenza di malattie metaboliche, il tipo di attività lavorativa svolta.
I calcoli più frequenti sono quelli a componente calcica (ossalato, fosfato, carbonato di calcio o miste) nel 75% dei casi; meno frequenti sono i calcoli di acido urico (10%), cistina (2%) o di struvite (secondari a infezione).

Quali sono i sintomi dei calcoli renali?

Calcoli ostruenti l’uretere o la pelvi renale generano un forte dolore al fianco che può irradiarsi fino a inguine e coscia, la colica renale, che è generalmente affiancata da nausea, vomito, ematuria, stimolo di urinare; dura di solito 20-60 minuti.

Diagnosi di Calcolosi Urinaria

Diagnosi e management della calcolosi urinaria si basano su accurate anamnesi, esame fisico, analisi delle urine e urinocoltura e su esami di imaging quali ecografia, radiografia o tac.

Ureteroscopia con litotrissia laser di grossolana formazione litiasica in uretere iuxtavescicale

Terapia e trattamenti chirurgici della colica renale

Il trattamento della colica renale, in assenza di febbre e con esami ematochimici nella norma e in assenza di segni di sofferenza renale agli esami di imaging è di tipo conservativo, basato su antidolorifici e posizionamento di borsa d’acqua calda; viceversa può essere necessario un trattamento d’urgenza per drenare l’urina mediante posizionamento di stent ureterale o nefrostomia.
Calcoli di dimensioni inferiori a 7 mm possono essere espulsi spontaneamente, con terapia idropinica e espulsiva.

Intervento chirurgico di litotrissia laser e operazione in endoscopia per calcoli renali

Per calcoli di dimensioni superiori si valutano altri trattamenti che includono la litotrissia extracorporea e interventi endourologici, mentre interventi in laparoscopia o laparotomia sono in disuso. La litotrissia extracorporea è la metodica di scelta per calcoli sub-centimetrici, non ostruenti, localizzati a livello renale o ureterale prossimale.
Per calcoli di dimensioni maggiori, o a localizzazione ureterale, il trattamento indicato è l’ureteroscopia con litotrissia con laser ad Holmio, che prevede l’introduzione di uno strumento endoscopico in uretra, vescica e uretere fino alla formazione litiasica con successiva polverizzazione della stessa mediante energia laser.
In caso di calcoli renali di dimensioni superiori a 2 cm il trattamento di scelta è la nefrolitotomia percutanea che prevede l’introduzione dello strumento endoscopico per la frammentazione del calcolo all’interno di un tramite creato tra cute e parenchima renale.